Quali sono i segnali di pacificazione del cane?
Sappiamo tutti benissimo che il cane è un animale sociale e come tale conduce una vita condivisa con altri individui della stessa specie e a differenza del lupo, anche con un’altra specie, cioè quella dell’essere umano.
Madre Natura, già nel lupo, ha creato dei segnali che favorissero la convivenza e che riuscissero a stemperare i momenti di tensione.
A maggior ragione, nel cane, questo tipo di situazione è ancora più evidente perché quando deve relazionarsi con gli esseri umani, è più probabile che si creino delle incomprensioni.
Dalle incomprensioni possono poi nascere i conflitti.
Madre Natura ha dato la capacità ai nostri cani di districarsi da queste situazioni utilizzando dei segnali calmanti.
I segnali calmanti o di stress sono molti, circa una trentina, e diversi tra loro.
Ci sono cani che sono predisposti ad utilizzare alcuni segnali piuttosto che altri, non è detto che ogni individuo utilizzi tutto il repertorio.
Perché vengono definiti segnali calmanti o di stress?
Questi segnali vengono definiti calmanti perché nel momento in cui il cane si trova in una situazione che reputa disagevole e stressante, li emette sia per auto-rassicurarsi, sia per calmare l’individuo che in quel momento è coinvolto.
Vengono anche definiti segnali di stress, proprio perché solitamente vengono prodotti in situazioni di disagio.
In più, vengono definiti segnali di pacificazione proprio perché hanno questo intento di andare a evitare quelle situazioni conflittuali cercando di creare un’atmosfera più pacifica. Sono infatti ben consapevoli che nel momento in cui si generano delle tensioni, queste possono sfociare in vere e proprie aggressioni.
Comportamento aggressivo
L’aggressione non è una pratica ben vista da Madre Natura, soprattutto all’interno di un branco.
Questo perché la forza del branco è insita anche nella salute del branco stesso.
Se i soggetti iniziano ad aggredirsi a vicenda, saranno tutti a rischio di infezioni, non saranno in grado di camminare e portare avanti una battuta di caccia o difendere il proprio territorio dall’aggressione di un altro branco o predatori.
Anche noi proprietari dobbiamo evitare di risultare aggressivi con i nostri cani, ad esempio quando ci sono dei misunderstanding o quando non sono collaborativi.
Quali sono i segnali di pacificazione nel cane?
Vediamo quali possono essere questi segnali.
- Lo sbadiglio
- Distogliere lo sguardo
- Annusare a terra
- Leccarsi le labbra o il naso senza apparente motivo
- Girare la testa e il corpo
- Immobilizzarsi (freezing)
- Inchinarsi (stendere le zampe davanti e abbassare la testa)
- Sedersi
- Avvicinarsi lentamente
- Avvicinarsi seguendo una traiettoria curvilinea
- Scrollarsi (scuotersi per togliersi di dosso fango o pioggia ma senza essere bagnati)
Questi segnali e tanti altri vengono emessi dal nostro cane in quelle situazioni in cui vi è la necessità di calmare gli animi, dare un segnale di pace ed evitare che si possa degenerare con conflitti e aggressioni vere e proprie.
I nostri segnali di pacificazione
Questi segnali possiamo metterli in atto anche noi proprietari.
I cani sono molto abili a leggere le nostre posture, la nostra comunicazione meta-verbale, più di quella para-verbale o verbale.
Però, ovviamente, noi non siamo sempre molto preparati nel dare questi input e queste informazioni in maniera coerente.
Anche noi possiamo riprodurre questi segnali ma dobbiamo essere consapevoli che mancherà una parte della comunicazione, come ad esempio quella olfattiva e para-olfattiva.
I segnali fisici, come il distogliere lo sguardo, sono associati a una determinata postura e al rilascio di feromoni che noi ovviamente non potremo emettere.
Come possiamo fare noi umani?
Potremmo far leva sui segnali marcandoli un pochino in un modo anche un pò teatrale, per dare delle rassicurazioni al nostro cane in condizioni di difficoltà.
Perché questi segnali sono così importanti?
Essere in grado di leggere i segnali calmanti o di stress e capirli, serve a evitare di mettere ancora di più in crisi il nostro cane nel momento in cui ci sta inviando uno di questi segnali.
Facciamo un esempio:
Chiamo Bobby ma lui non viene da me.
Lo chiamo più volte e vedo che inizia ad annusare a terra.
Lo chiamo, lo chiamo, lo chiamo e lui non risponde e insiste ad annusare.
Mi avvicino anche in modo energico e mi rendo conto che lui si siede o distoglie l’attenzione da me perché in quel momento sta notando che c’è una tensione e per evitare che questa generi un conflitto, inizia a inviare questi segnali per avvertirmi di non andare oltre.
Ecco quindi che in una situazione come questa, io proprietario devo sapere come comportarmi ed eviterò di insistere, eviterò di alzare la voce evitando così di apparire aggressivo.
Se invece insistessi, potrei ottenere l’opposto di quello che desidero e soprattutto metterò in difficoltà il mio Amico a 4 Zampe dandogli una sorta di conferma che io “non lo comprendo”, minando così la fiducia che ripone in me e nel nostro rapporto.
Cosa devo fare quindi?
Devo capire perché il cane non sta rispondendo al mio richiamo, ma questo è un altro discorso…
Nel momento in cui noto che mi invia questi segnali, sarà bene non eccedere con la richiesta e prendersi qualche secondo di pausa, magari allontanandomi un po’, per poi invitarlo a raggiungermi.
Questi segnali sono molto importanti (e anche per noi veterinari hanno un grande utilità)
Anche nel lupo possiamo riscontrare dei segnali simili, vengono definiti “segnali cut-off” che hanno l’intento di andare ad interrompere delle interazioni violente e conflittuali, per evitare che la situazione degeneri, mettendo così a rischio la sopravvivenza del branco stesso.
Oltre a essere interpretati come segnali calmanti, di pacificazione o di stress, possono essere interpretati come segnali di negoziazione.
È un pò come se, in presenza di una risorsa, si evitasse il conflitto per accaparrarsela, mettendo in atto una negoziazione per capire chi può averne diritto.
L’ obiettivo finale
Alla fine l’obiettivo è sempre lo stesso:
- evitare uno scontro diretto
- evitare un conflitto
- evitare che si vada a creare una situazione di tensione che andrà a logorare il legame sociale
Il rischio è che un gruppo non riesca a sopravvivere poiché non presenta quella struttura e quella dinamica sociale che gli permette di aiutarsi a vicenda, di sopravvivere tramite un adeguato coordinamento durante una battuta di caccia o nella difesa del territorio.
È importante che ci siano dei segnali che impediscano dei conflitti!
Questi segnali dobbiamo conoscerli anche noi perché anche noi dobbiamo evitare di entrare in conflitto con il nostro cane.
Se il cane non è equilibrato?
Se un cane ha dei disturbi del comportamento, ossia non è un individuo equilibrato, difficilmente riuscirà a emettere e a cogliere questi segnali da noi e dagli individui della stessa specie.
In questo caso potrebbe essere un cane che presenta delle problematiche che rientrano tra i Disturbi di comunicazione.
Quel cane potrebbe generare infatti, anche per una scarsa capacità di comunicare, una situazione molto conflittuale arrivando ad aggredire il soggetto che ha emesso quei segnali perché lui non è in grado di leggerli adeguatamente e di rispondere correttamente.
Se pensi che il tuo cane presenti dei disturbi della comunicazione o del comportamento, puoi richiedere una video-consulenza con me e insieme troveremo una soluzione.
Conclusione
È importante prendere spunto anche da questi segnali per capire che l’aggressività, la conflittualità, non sono una leva su cui agire per relazionarci con i nostri amici a quattro zampe.
Il segreto è imparare a leggere i loro comportamenti!
Un saluto
Doc Rendini
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