Gli errori da non fare se sgridi il tuo cane

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Oggi parleremo dei 4 principali errori che commettiamo quando sgridiamo il cane.

Nella convivenza con il nostro amico a 4 zampe, possono crearsi situazioni in cui lui non si comporta come vorremmo, e questo ci può portare a correggerlo rimproverandolo.

Ci sono alcuni errori che dobbiamo assolutamente evitare se vogliamo farci  davvero capire dal nostro cane e per indurlo a adottare i comportamenti più equilibrati e corretti

1°errore: sbagliare la tempistica

Sbagliamo la tempistica. Ricordiamoci che abbiamo pochissimi istanti per intervenire con un rimprovero e con una correzione, se vogliamo che il nostro cane capisca cosa sta sbagliando.

Ad esempio, se il cane sta rosicchiando qualcosa che non deve, per lui sarà più facile creare una correlazione fra ciò che sta facendo e l’intervento correttivo, se questo avviene subito, ossia contemporaneamente al fatto stesso di rosicchiare.

Se invece, lascio trascorrere 4-5 secondi o più da quando è avvenuto il  fattaccio ormai conclusosi, magari anche portandolo vicino al danno che ha causato, difficilmente lui capirà davvero qual è l’evento che ha creato il problema: probabilmente assocerà al rimprovero ciò che stava facendo in quel momento in cui io lo ho avvicinato… magari mentre dormicchiava nella cuccia.

Penserà che riposare sul suo giaciglio potrebbe essere il motivo per cui è stato rimproverato.
Questo perché noi abbiamo in mente il danno causato poco prima, ma il cane ha in mente l’ultima cosa che stava facendo quando è sopraggiunto il rimprovero.

La tempistica è fondamentale: l’intervento correttivo deve avvenire mentre il cane sta mettendo in atto il comportamento sbagliato o, al massimo entro 1 secondo, se vogliamo davvero aiutarlo a comprendere.

2° errore: utilizzare troppe parole

Altro errore da evitare è quello di fare un sermone al nostro cane, tipo:
“Ti ho detto mille volte che non devi rosicchiarmi le scarpe da ginnastica, lo sai che mi dà fastidio, ora basta! Lo fai apposta! Ora vai nella tua cuccia e per due ore non ti voglio vedere”. 

Esagerato!
Al tuo cane non arriverà un messaggio chiaro circa il comportamento da evitare, sarà solo turbato dal fatto che tu non lo degni di uno sguardo per un tempo così lungo e senza che lui abbia realmente compreso il motivo di questo tuo sfogo.

Quindi: il nostro intervento di rimprovero deve essere immediato e non prolungato nel tempo, e dopo due minuti anche noi, come il cane stesso, dovremmo dimenticare l’accaduto.

cane offeso

3° errore: non dare alternativa al nostro cane

Un grave errore è quello di non offrire al nostro cane un’alternativa che sostituisca il comportamento sbagliato.

Mi spiego meglio: se continua a mordicchiare le mie scarpe da ginnastica, probabilmente è perché non ha qualcosa di altrettanto interessante su cui dedicarsi, come ad esempio dei giocattoli o masticativi.

È bene che l’intervento correttivo sia completato dall’offerta di un’alternativa, come un suo giocattolo e, mentre il cane rivolge a quello la sua attenzione, possiamo lodarlo, anche solo dicendogli parole come:
“Bravo, così mi piaci, questo puoi farlo!”.
In modo da dargli un’ulteriore conferma che quello è l’atteggiamento ben accetto.

Ancora meglio sarebbe proporgli masticativi diversi nell’arco della giornata alternandoli tra loro, onde evitare che sia attratto da altro come le nostre scarpe.

4° errore: non essere coerente

Altro diffuso errore che vedo commettere è quello di non essere coerenti.

Per esempio, può succederti di dire:
“Le scarpe da ginnastica non le devi toccare! Vabbè, se sono quelle vecchie o le ciabatte, non ci sono problemi… puoi distruggerle… divertiti”.

Per il cane, soprattutto se molto giovane, sarà difficile distinguere quelle da non toccare da quelle su cui si può invece accanire!

Oppure:
” Oggi è domenica, possiamo fare tutto quello che vogliamo, anche tu! Però da domani, lunedì, non si può più fare”.

Il fatto di non essere coerenti e costanti nel definire cosa il cane può fare e cosa no, può diventare per lui fonte di confusione e di stress e, di conseguenza, creare difficoltà nel relazionarsi con il suo gruppo familiare.

La continuità nel permettergli o non permettergli le stesse cose ogni giorno aiuterà il nostro cane a comprendere cosa può fare e cosa no, senza rischiare di essere punito inutilmente e nel modo sbagliato.

Conclusione

Noi proprietari come avrai ben notato siamo i primi a commettere errori.

Dobbiamo quindi imparare noi per primi a non confondere i nostri cani e se ogni tanto vorremo proporgli uno strappo alla regola come, ad esempio una variazione alla solita routine, sarà necessario associare uno stimolo particolare a quella proposta, che gli faccia comprendere che quella è una occasione straordinaria… appunto l’eccezione alla regola.

Di questo parleremo ancora più avanti

Eh… mi raccomando: pensaci prima di rimproverarlo,  piuttosto aiutalo a comprendere!

Un saluto

Doc Rendini

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